Oggi è impensabile per un corriere muoversi senza avere con sé un navigatore stradale, rigorosamente connesso ad internet ed aggiornato. Invece per le api questa situazione è la normalità! E riescono ad effettuare i loro viaggi senza sprecare tempo ed energia, vediamo come.
Le api mellifere, infatti, sono gli unici insetti a disporre di un linguaggio simbolico. Comunicano, per esempio, attraverso la danza dell’addome: un movimento circolare che un’operaia effettua per indicare con precisione alle sorelle l’ubicazione del fiore da raggiungere.
Questa danza viene effettuata al buio e sul piano verticale del favo. Le api sono in grado, quindi, di traslare il piano di orientamento e di dirigersi verso la fonte attraverso l’ubicazione del sole.
Le api sono in grado di percorrere la strada più corta al fine di visitare più fiori possibili.
Questa capacità risolve il “dilemma del commesso viaggiatore”: un problema tipico dell'informatica teorica e della teoria della complessità, sviluppato nel 1994 dall'economista indiano Kaushik Basu.
Ciò accade perché le api hanno un alto grado di apprendimento e di memoria tali da facilitarle nell’individuazione dei migliaia di fiori che visitano al giorno. Senza questa speciale caratteristica, e senza poter disporre di un navigatore satellitare umano, non ci sarebbe tutta la biodiversità che conosciamo.
Le api tendenzialmente prediligono le grandi fioriture.
Le api bottinatrici andranno a raccogliere nettare dai fiori più abbondanti, tendenzialmente fioriture di alberi. Questo nettare sarà consegnato alle api riceventi che andranno a depositarlo nelle cellette.
Se il nettare in arrivo non corrisponde ai fiori più abbondanti, le api riceventi rimanderanno indietro la sorella bottinatrice che non verrà accolta nell’alveare finché non avrà trovato il nettare più abbondante.
I nettari minori vengono accettati solo un numero irrisorio rispetto al totale, questo al fine di non interrompere definitivamente la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento.
Antonio Barletta,
Apicultore Urbano, Responsabile Urbees
Antonio Barletta, fondatore di Urbees, terrà 4 incontri nelle città di Milano e Torino.
Negli incontri ci si avvicinerà all’alveare, non solo grazie alle interessanti informazioni e alle curiosità trasmesse da Antonio, ma anche fisicamente e in totale sicurezza.
Si parlerà di città a misura d’ape, di come api e uomo condividono il loro abitat, di quali misure prendono oggi le api per sfuggire ai problemi che incontrano e di quali vantaggi possono trarre dalla vita cittadina.
Visto che si parla di azione, non mancherà un vero e proprio laboratorio, in cui le persone potranno assaggiare il miele urbano, costruire nidi per ospitare le api solitarie sul proprio balcone e formare delle palline di terra e semi con una funzione molto particolare che vi verrà spiegata al momento, ovvero le beesboccia.
Ai partecipanti verrà offerto del miele urbano prodotto dagli alveari in visita.
Gli incontri hanno un numero limitato di posti, sono aperti a tutti previa iscrizione su questa pagina e si terranno nella primavera 2018.
Attenzione Location e date sono ancora da definire
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